FREEFLOW+ : analisi strutturale
Il FreeFlow+ si presenta come un dissipatore a doppia torre, decisamente alto, moderatamente largo ma molto profondo, rendendo molto problematico il montaggio, il cablaggio interno dei cavi, o eventuali modifiche interne. Presenta una struttura simmetrica ed è possibile posizionarlo nei soliti due modi, uno dei quali però è generalmente sconsigliato ovvero con la ventola perpendicolare alle RAM, nei cabinet di comune concezione ATX / BTX. Rispetto al progetto originario, il Phantom Knight, è aumentata la superficie dissipante ed è stata modificata anche la struttura, cercando di inserirsi nell’agguerritissimo settore dei dissipatori a doppia torre, tipo Noctua NH-D14 o Thermalright Silver Arrow. La compatibilità con banchi di RAM con dissipatori passivi molto alti è molto limitata per via del notevole ingombro frontale. Sulla Asus Rampage II Extreme la ventola va ad intralciare i primi due slot di RAM.
La struttura è molto particolare, ma sono state anche adottate heatpipe Direct Touch posizionate sulla base, che portano il calore verso l’alto disperdendolo sulle alette dissipanti. In questo caso però siamo dinanzi ad un problema, ovvero le heatpipes nella base sono spaziate di circa 1mm, il che comprometterà il trasferimento di calore verso le heatpipe stesse. Come vedremo questo fattore inciderà negativamente sulle performance complessive. Se da una parte la presenza delle heatpipes HDT avrebbe dovuto portare ad una migliore dissipazione complessiva, il fatto che non siano state messe a contatto tra loro è indice dell’adozione della prima tipologia di soluzioni HDT, ormai superata. Da soluzioni come quella che abbiamo visto nella recensione del Cooler Master 412S. La base di contatto non è lappata a specchio ma è perfettamente lavorata, non presentando rugosità o deformazioni . E’ planare e quindi non presenta la convessità propria delle soluzioni Thermalright, che generalmente detengono il primato prestazionale per categoria. La lavorazione è di ottima qualità, la solidità strutturale è molto elevata ed è interessante anche la spaziatura tra le alette, elevata, che permetterà appunto una minore resistenza dell’aria. Infatti in questo caso sono state utilizzate tre ventole che rendono bene nonostante la bassa pressione statica, a regimi contenuti.
Ottima la qualità delle heatpipe e delle alette, entrambe nickelate, per evitare fenomeni di ossidazione nel tempo. Zero Infinity però non si è limitata a immettere un dissipatore classico a doppia torre in quanto si è cercato di migliorare l’aerodinamica del modello, andando a creare una zona centrale molto particolare a forma di mezzaluna, dove l’aria incanalata permette di dissipare meglio le heatpipes centrali. Ha funzionato ? Probabilmente sì, il problema però è la natura delle heatpipes stesse e la tipologia di contatto della base, che hanno compromesso in parte questo buon progetto. Singolare la concentrazione delle heatpipes nella parte centrale dell’unità, sicuramente per via della progettazione della parte frontale, tesa ad incanalare l’aria verso le heatpipes stesse.
La finitura è decisamente buona, come le impressioni generali, ottima la lavorazione finale delle heatpipe nella parte superiore. Nella parte bassa inoltre potrete notare la presenza di un dissipatore passivo, che permetterà un raffreddamento migliore a bassi carichi.
Il dissipatore presenta 46 lamelle, messe a contatto purtroppo senza la saldatura sulle heatpipe in rame. Questo metodo permette di risparmiare sui costi di produzione ma limita ovviamente il trasferimento termico nei punti dove il contatto non è perfetto. Le lamelle presentano un’elevata spaziatura quindi il flusso laminare d’aria sarà anch’esso di ottimo livello e non saranno necessarie ventole ad elevata pressione statica. Particolare infine è la presenza di punteggiature al disotto delle alette. Questa caratteristica, usata da altri competitor diversamente, porta ad un aumento della superficie dissipante.
Le heatpipe, che attraversano la base con conformazione a U, sono spesse 8 mm e sono cinque, come già accennato.
Il fatto che siano da 8mm implica che lo spazio complessivo sull’IHS della CPU X58 i7 920 è inferiore a quello di altri concorrenti, andando a pregiudicarne le performance, di quelle più esterne. Questo dissipatore renderà molto meglio con CPU aventi un IHS decisamente largo, quali appunto i nuovi socket Sandy Bridge-E. Purtroppo Zero Infinity non ha reso compatibile questo modello con il socket LGA 2011! Scelta discutibile che probabilmente è stata effettuata per velocizzarne i tempi di immissione in commercio e per ridurne i costi. Un altro punto discutibile di questo dissipatore è la scelta di concentrare le heatpipe nella zona centrale, dove le alette sono ripiegate a mezzaluna. Da un lato ciò compromette l’efficienza delle alette alle estremità del dissipatore, sfruttando poco le grandi dimensioni del dissipatore, gli stessi risultati si sarebbero potuti ottenere con un design più compatto. La scelta di concentrare le heatpipe nella zona centrale comporta una perdita di efficienza dovuta anche al cono d’ombra che si viene a creare dietro al motore, sfruttando di fatto poco la zona retrostante, che corrisponde praticamente ad un quarto della superficie delle heatpipe più calde, le tre centrali. Zero Infinity purtroppo non si è neanche preoccupata di ridurre la dimensione del motore della ventola, adottando soluzioni come quella delle Scythe Slip Stream.
Le tre ventole utilizzate sono il modello DC12V0.12A1200RPM, da 140x140x25mm. Dalle buone prestazioni e dalla buona silenziosità a regimi intorno a 900RPM, ci hanno convinto sotto il punto di vista delle performance, ma non del tutto in merito al silenzio; ottimo il valore complessivo di CFM. Per questa tipologia di dissipatore a nostro avviso si è fatta la scelta giusta e spingersi fino a 1600RPM avrebbe avuto poco senso. In questo caso si è cercato di ridurre il rumore complessivo, settandola a 1200RPM, anche se c’è da dire che rimaniamo comunque dell’idea che il fornire maggiori possibilità all’utente finale, per quanto concerne la regolazione, sia solo che un aspetto positivo. Eccellente il numero di ventole fornito in dotazione, ben tre !!!
Cosa possiamo aspettarci quindi da questo dissipatore? Risultati medio-alti, rumorosità non molto elevata, uno spessore mastodontico ed un ingombro elevato, quindi compatibilità ristretta con RAM ad elevato profilo.