Giocando Giocando
E se la storia non offre sussulti, anche il gameplay in se non è il top dei top. Molti hanno tentato di unire due generi così apparentemente diversi come gli FPS e gli RTS senza riuscirci e anzi tirando fuori un minestrone poco gestibile. Disintegration non soffre di queste problematiche, anzi finalmente la parte puramente gestionale è godibile anche nelle situazioni più concitate quando ci si prende la mano, tuttavia alla lunga anche questo sistema di gameplay può diventare ripetitivo. Certo, ogni giocatore potrà scegliere il metodo di approccio più adatto. I fan degli FPS potranno andare sempre in prima linea e sconfiggere quasi in autonomia tutti gli avversari, lasciando che i bot gli diano una mano (ma non useranno le mosse speciali). I meno avvezzi al genere invece, preferiranno stare nelle retrovie e guidare il plotone da lontano, magari fornendogli supporto curativo quando serve. Personalmente ho scelto un approccio misto, che mi ha fatto godere a pieno di tutto il gameplay “frenetico ma pensante” del gioco, che ha una modalità singola che dura all’incirca 12 ore. Ogni personaggio potrà essere upgradato grazie a dei chip che recupereremo durante le battaglie. Ho fatto pochissime partite in multiplayer, a causa della scarsità dei giocatori presente nelle stanze di gioco. Confido tuttavia che con la diffusione del gioco, sarà possibile analizzare al meglio le sue potenzialità online.