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be quiet! Pure Power L8 730W con certificazione 80Plus Bronze - PURE POWER L8 730W, analisi Pt.2

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PURE POWER L8 730W, analisi Pt.2

 

Ora procediamo invece all’analisi delle componenti presenti all’interno della scocca di protezione esterna.

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ATTENZIONE: Ricordiamo che questa procedura, per via della rimozione delle quattro viti e della rottura del sigillo di garanzia, invalida quest’ultima. L’apertura quindi è altamente sconsigliata a meno che non sia scaduta la garanzia e che sia necessario cambiare la ventola, o eseguire direttamente riparazioni o misurazioni (da effettuare solo da personale esperto e qualificato). L’apertura dello scudo esterno di protezione richiede una certa manualità quindi vi invitiamo caldamente a fare la massima attenzione durante questo processo, anche per evitare che si possa spanare qualcuna delle viti.

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Primario: comparti di filtrazione delle EMI ed RFI e switch primario

Il primo elemento di un alimentatore moderno è il sistema di filtraggio delle emissioni elettromagnetiche e radio, precisamente l’EMI/RFI Transient Filter. Viene posizionato necessariamente dietro all’ingresso della corrente AC  e  sono state incluse le necessarie componenti affinché non ci siano interferenze elettromagnetiche, tra cui due condensatori ad Y ed uno a X nel primo stadio, montati su di un PCB verticale, e poi lo stesso ripetuto nel PCB principale con due induttori toroidali, due condensatori ad Y, uno ad X ed un MOV nel secondo stadio (MOV: Metal Oxide Varistor).

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NOTA GENERICA: il transient filtering stage viene posizionato necessariamente dietro all’ingresso della corrente AC  e devono essere incluse le necessarie componenti affinché non ci siano interferenze elettromagnetiche. In merito al varistore (MOV, Metal Oxide Varistor), quest’ultima è sostanzialmente una resistenza, voltaggio-dipendente, che protegge l’alimentatore ed il sistema da picchi di voltaggio provenienti dalla rete elettrica esterna. Vi ricordiamo che se un alimentatore non è dotato di un MOV nell’EMI/RFI Transient Filter si dovrebbe sempre utilizzare il proprio sistema con un gruppo di continuità (o UPS), che agirà da filtro a protezione dei picchi di voltaggio; questi ultimi potrebbero danneggiare seriamente non solo l’alimentatore stesso ma anche l’intero sistema! In alcuni casi questa componente viene rimossa per ragioni di costo di produzione, e progettazione.

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Nel primario è presente un solo condensatori elettrolitico Teapo, da 400V e 470 μF, certificato a 85 °C, al lato del quale troviamo un termistore, che permette di proteggere l’unità da grandi quantitativi di corrente in entrata.

NOTA GENERICA: quelli del circuito primario agiscono come buffer e sono molto importanti perché la loro presenza aiuta a proteggere il nostro alimentatore ed il computer stesso da pericolosi sbalzi di tensione e generalmente vengono collegati in parallelo al fine di sommare le singole capacità o, alternativamente, per modelli meno potenti. La tipologia dei condensatori utilizzata è quindi molto importante perché la vita di queste componenti si dimezza in base all’aumento della temperatura di ogni 10 gradi Celsius, sotto un normale carico di lavoro; questo significa che utilizzando modelli di condensatori capaci di gestire, senza il minimo problema anche 105 °C, la durata della loro vita potrebbe essere addirittura pari al doppio rispetto a modelli standard da 85 °C! Questo fattore è uno dei più sponsorizzati nel campo degli SMPS, non a caso ci si vanta della presenza di condensatori giapponesi nella propria unità, capaci appunto di sopportare temperature maggiori e quindi prolungare la vita stessa dell’unità.

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Come abbiamo detto, in questo caso ce n’è solamente uno e sebbene presenti un’elevata capacità, sarebbe stato opportuno forse inserirne due meno capienti, oppure semplicemente uno certificato fino a 105 °C; precisiamo comunque che qualora fossero presenti carichi impegnativi non ci sarebbe nessun problema.

NOTA GENERICA: la colla sul PCB che osservate è uno dei nuovi standard di montaggio, perché così facendo si posizionano prima le componenti sul PCB inferiore, poi si fa in modo che aderiscano al PCB tramite l’adesivo termico ed infine  c’è l’inserimento dell’intera struttura nella macchina di saldatura a onda (senza Piombo presumibilmente). Così facendo si ottiene una qualità di assemblaggio, e conseguentemente di saldatura, migliore.

 

Trasformatore e secondario

Si nota immediatamente la presenza di un sistema di dissipazione basilare, cosa che se vogliamo pregiudica leggermente le performance termiche complessive, come in questo caso. Nel secondario è utilizzata la regolazione di gruppo, il che implica un comportamento standard, senza infamia e senza lode, in associazione a condensatori da 105 °C marchiati Teapo e Nippon Chemi-Con, quindi solo in parte giapponesi. La qualità nell’assemblaggio si attesta su buoni livelli e sebbene non siano utilizzate componenti top di gamma, l’impressione generale è discreta. Non esprimiamo commenti per la parte posteriore del PCB in quanto non è stato possibile rimuoverla. be quiet! si è affidata ad un design multi-rail, potenziando quindi la specifica ATX 12V che prevede un utilizzo di rail separate aventi un valore massimo di non oltre 20A, fino a 30A per canale. Il PCB delle connessioni modulari è posizionato sulla sinistra e non presenta particolari degni di nota, eccetto dei condensatori polimerici.

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Facciamo notare il chip di controllo IC Weltrend 7527 che supporta la protezione OCP per due rail, assieme alla OTP.

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NOTA SINGLE/MULTI RAIL: è meglio single o multi-rail? Il problema è abbastanza complesso da affrontare perché sarebbero molti i parametri da discutere e approfondire, però con alimentatori di fascia alta generalmente non c’è differenza. Il fatto che ci siano Single Rail, specifiche e dedicate, come in questo caso, porta ad una generale ripartizione migliore dei cavi, e della corrente in uscita, rispettando quindi la specifica Intel nella ripartizione della potenza. Molti alimentatori multi rail in realtà non sono altro che single rail con saldature più o meno curate. Gli alimentatori Single Rail sono molto apprezzati per l’overclock estremo in quanto spesso si eccedono le limitazioni imposte dallo standard ATX sulla singola linea.

 

Ricapitolando la qualità delle componenti risulta essere discreta, ma non eccelsa, però l’assemblaggio è buono, sia del PCB principale e sia delle AIB (add-in-boards).

 

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